Le tue strategie online sono state sufficienti?

La Fase 2 dell’emergenza coronavirus Covid 19 è iniziata, o deve iniziare al più presto possibile, anche per le strategie commerciali. Chi ha avuto la fortuna di non essere toccato direttamente o indirettamente da problemi di salute e perdite degli affetti può guardare in avanti con ottimismo, cercando di cogliere al volo le opportunità che questa drammatica situazione ha comunque messo a disposizione. Basti pensare, per esempio, al boom delle vendite online: non cavalcare l’onda della crescita dell’e-commerce sarebbe anti imprenditoriale, visto che gli acquisti su Internet da casa sono entrati a far parte delle abitudini della maggior parte degli italiani. Come adeguarsi, dunque?

Commercio online: cogliere le occasioni del momento

Ogni sito web dovrebbe essere implementato in questa prospettiva: stando a casa il tempo per riflettere non manca di certo, e vale la pena di ponderare con attenzione la strada da seguire per individuare delle strategie di marketing appropriate. Sfruttare le possibilità che Internet ci mette a disposizione non significa solo fare un sito e-commerce ma promuovere la propria attività anche portando le persone in negozio o a mettersi in contatto.

Adesso sarebbe sbagliato, di certo, abbassare i prezzi: non solo perché finirebbe per guadagnare meno, ma soprattutto perché si comunicherebbe ai clienti che fino a questo momento erano stati “gabbati” e obbligati a pagare cifre spropositate. Il panic selling deve essere tenuto alla larga, e non è mai una soluzione vincente quella di giocare al ribasso. Insomma, se si ha in mente di stracciare i prezzi è bene allontanarsi da questa idea: chi ha in mente di tornare a comprare lo farà e conosce i prezzi precedenti la crisi. Può essere invece utile eventualmente chiarire che fate uno sconto preciso per aiutare la ripresa, specificando molto bene il prezzo effettivo di sempre, la percentuale di sconto applicata e il prezzo nuovo frutto di un aiuto alla ripartenza.

Adeguare le strategie di vendita

Ovviamente ogni settore ha caratteristiche ben precise: il comparto della ristorazione e quello del turismo risentiranno di questa emergenza in misura superiore rispetto, per esempio, ai negozi di alimentari al dettaglio. Qualunque sia il comparto di mercato in cui si è operativi, però, quello che conta è offrire un valore aggiunto ai clienti che verranno, mettendo in evidenza le proprie caratteristiche distintive. Il messaggio che si deve trasmettere ai potenziali acquirenti è che, a dispetto del periodo di stop, la qualità dei servizi e dei prodotti che vengono offerti è la stessa di prima e non è stata intaccata.

Rassicurare i clienti

Qualunque strategia commerciale deve essere abbinata a una comunicazione che rassicuri il cliente. Può essere utile redigere delle linee guida a cui attenersi, visto che il modo di lavorare e di vendere potrebbe essere diverso rispetto al passato: disporre di uno schema a cui fare riferimento è un ottimo modo per non farsi trovare impreparati.

La flessibilità

Flessibilità è la parola d’ordine: in una situazione di emergenza come quella attuale è importante farsi trovare pronti ed essere in grado di reagire e adattarsi ai cambiamenti. Modificare le politiche commerciali che sono state adottate fino a poche settimane fa può apparire come un’idea pericolosa, ma si deve avere il coraggio di azzardare, sempre con raziocinio. I social network si possono rivelare dei validi alleati da questo punto di vista: preziosi strumenti per far sapere ai potenziali clienti che cosa li attende e quali sorprese ci sono in serbo per loro.

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