Come funzionano i motori di ricerca?

| Redazione |

Oggi voglio affrontare un argomento importantissimo su come funzionano i motori di ricerca, a cui non pensiamo troppo in modo razionale.

Riflettiamo su come usiamo i motori di ricerca. Ovvero,  su come usiamo Google ma non solo perché non è l’unico e ne esistono anche altri.

Qual è il migliore motore di ricerca

Come abbiamo detto Google non è l’unico motore ma senz’altro è il più conosciuto e anche quello più usato e secondo le ultime statistiche sono 4,4 miliardi di utenti a utilizzarlo e quindi è in testa ad ogni classifica e questo lo rende senz’altro il  migliore motore di ricerca presente in rete.

Gli altri motori di ricerca maggiormente usati sono

  • Bing
  • Yahoo
  • Yandex per la Russia
  • Baidu per la Cina

Ci sono anche altri motori ma usati solo da piccole percentuali di utenti in confronto a quelli menzionati sopra.

Come funzionano i motori di ricerca: cosa sono esattamente

Potremo paragonare la rete ad un enorme biblioteca o archivio in cui vengono inseriti i vari tipi di documenti presenti in rete. Questi documenti sono:

  • pagine web o siti web
  • video
  • immagini
  • file pdf
  • altri tipi di file

Questi file vengono portati in superficie per così dire, nel momento in cui digitiamo sul browser una data parola o frase chiave.

Il motore di ricerca ci restituisce una serie di risultati classificati secondo una graduatoria che va dal primo al decimo risultato della prima pagina e a seguire con le pagine successive.

In una qualsiasi biblioteca c’è bisogno di un criterio per archiviare i libri forse per argomento, autore, data, settore e così via.

Lo scopo dei motori di ricerca è quello di archiviare e catalogare seguendo un criterio preciso e rigoroso i vari documenti che affollano il web.

Questo lavoro viene fatto grazie ad una scansione continua del World Wilde Web. Tutti i siti che i motori riescono a scansionare vengono inseriti all’interno dell’archivio.

L’archiviazione dei siti può essere casuale, magari perché il motore di ricerca ha seguito un link proveniente da altro sito oppure può essere stato voluto dal webmaster che ha segnalato l’esistenza del sito attraverso la Search Console di Google o altri strumenti per webmaster come quello di Bing.

Il fatto che il motore di ricerca inserisca nell’indice qualsiasi documento anche se privo di qualità o povero di contenuto non significa che Google o Bing e altri motori non funzionino a dovere o non facciano bene il loro lavoro

Gli algoritmi dei motori di ricerca

In questo post non entrerò nei dettagli, ma posso dirti che il cuore di Google e di altri motori sono gli algoritmi.

Archiviare e classificare è una cosa, ma stabilire chi nella graduatoria nella quale viene restituito un risultato dopo aver digitato una parola chiave, è ben altra cosa e qui la qualità potrebbe fare una grande differenza nel meritare la prima, seconda posizione o una più bassa.

Il funzionamento dei motori di ricerca infatti è stato arricchito negli ultimi anni da vari algoritmi che hanno come scopo proprio quello di valutare la qualità di molte cose come

  • la velocità del sito
  • la qualità dei contenuti
  • i link esterni che puntano al sito
  • tecniche spam come la duplicazione di contenuti o di cloacking
  • l’esperienza dell’utente
  • usabilità del sito sui device mobili

e altre cose che mettono in grado il motore di attribuire un valore più o meno elevato a un sito. In caso di azioni spam o scarsa qualità del sito questi algoritmi sono anche in grado di determinare il declassamento del sito a posizioni inferiori, penalizzazioni e per azioni molto molto gravi anche di bannare totalmente il sito e farlo sparire dai risultati di ricerca.

Detto questo ecco altri dettagli utili come funzionano i motori di ricerca.

Impatto dei motori di ricerca sulle nostre vite

Ormai chiunque ha uno smartphone, e questo sta provocando una rivoluzione nel nostro modo di pensare. Il nostro modo di conoscere le cose è cambiato. Se fino a qualche anno fa ricordare era fondamentale (chiunque conosceva almeno una decina di numeri di telefono a memoria), ora non lo è più. Perché lo smartphone è diventato un’estensione della nostra mente. Da tempo si dice MOBILE FIRST anche se ormai il mantra è diventato MOBILE ONLY.

“Non ricordo qualcosa? Aspetta un attimo, che lo cerco subito nel mio cellulare”. 

Se si tratta di numeri di telefono dei tuoi amici o parenti, ovviamente vai a cercare nella rubrica. Ma già se hai bisogno di ordinare una pizza, basta che guardi su Google.

Non hai più bisogno di salvarti il numero della pizzeria d’asporto sotto casa: dalla scheda della sua attività su Google e Google Maps puoi telefonare semplicemente cliccando sul numero di telefono.

Oppure, se hai bisogno di un supporto per gestire i tuoi progetti di comunicazione, cerchi Sofonisba :-).. Giusto?!

 

Scheda di Google My Business di Sofonisba

 

Ma da computer o da cellulare il nostro approccio sta cambiando le nostre abitudini, e nemmeno tanto lentamente. Sta cambiando il nostro modo di pensare e ragionare.

L’esempio della rubrica è un caso preciso. Ora pensa a quando vuoi cercare in che anno c’è stata la prima radiocronaca di una partita di calcio. Oppure come si fanno le melanzane alla sassarese. O gli orari dell’ufficio anagrafe del comune di Busto Arsizio.

Non prendi certo l’elenco del telefono e cominci a fare delle telefonate! (Ti ricordi? Solo 10 anni fa, e forse anche meno, si faceva così).

Oggi vai su Google e… digiti.

Cosa digiti?
Ecco, qui volevo arrivare.

A te sembra forse di fare la cosa più semplice del mondo, “digitare quello di cui hai bisogno”. Ma non è per niente semplice né l’operazione che fai tu, né il lavoro che c’è dietro per permetterti di trovare quello che stai cercando nel più breve tempo possibile.

Quello che fai tu: la domanda al motore di ricerca

Posto che vuoi cercare quando c’è stata la prima radiocronaca di una partita di calcio, devi decidere se fare la domanda per esteso, oppure se usare solo alcune parole. Non c’è una regola: puoi fare quello che vuoi e Google ne prende atto e “registra” la tua domanda.

Mettiamo caso: puoi digitare “anno prima radiocronaca calcio”, oppure “quando prima radiocronaca calcio”, o anche solo “prima radiocronaca calcio”.

 

come funzionano i motori di ricerca

 

 

Come puoi vedere da questi screenshot, i risultati sono simili ma leggermente diversi, comunque coerenti.

Come funziona Google?

Incrocia tutti i dati che ha indicizzato e ti propone la sua risposta migliore. Detta così, suona anche semplice ma dietro c’è un lavoro quotidiano e internazionale di studio e implementazione continuo di sofisticati algoritmi. Il lavoro di Google consiste nel mappare tutti i siti esistenti e tutte le loro pagine, per poter andare a selezionare esattamente il contenuto più rilevante per la tua ricerca e metterlo al primo posto tra i risultati che ti propone e che vengono classificati per pertinenza e rilevanza in una classifica che Google costruisce per te, in una frazione di secondo. Normalmente è una classifica di decine e decine di pagine, con milioni di risultati. Ma tu quante volte sei andato a vedere cosa c’era nella seconda pagina? 

Ora pensa alla mole di siti internet che esistono e vengono creati ogni minuto.

Scopri come realizziamo siti intenet SEO

Come ho anticipato nella prima parte dell’articolo, Google ha sviluppato degli algoritmi sofisticatissimi per determinare quali sono i siti più affidabili, i contenuti più interessanti e che danno le migliori risposte alla tua domanda.

Questi algoritmi cambiano molto spesso e sono, ovviamente, segreti. Vengono rilasciati dei documenti che spiegano (parzialmente) alcune delle modifiche più significative degli algoritmi.

Per questo, riuscire a far scegliere a Google il contenuto del proprio sito, così che sia nella prima pagina, è molto importante. Anzi: è vitale, direi, per chi vuole far conoscere la propria attività e il proprio prodotto su internet.

Ma non è un lavoro che si improvvisa: ci sono professionisti che si occupano solo ed esclusivamente di questo. Sono gli esperti di SEO e studiano a fondo come funzionano i motori di ricerca.

È un lavoro che consiste nell’identificare come gli utenti cercano il prodotto o il servizio che proponi e, avendo un’idea di come funzionano gli algoritmi di Google, creano i contenuti adeguati in modo che Google li possa gradire e inserire nei primi posti della sua classifica.

Un SEO specialist per aiutarti a capire come funzionano i motori di ricerca

Abbiamo parlato della professione di SEO, che è l’acronimo di Search Engine Optimization. In sostanza è una professione che si occupa di molte discipline strategiche e pratiche e che, se ben implementate, portano le pagine tuo sito ad essere ben posizionate per le ricerche in target con il tuo potenziale pubblico. Per ottenere dei buoni risultati di visibilità organica l’ottimizzazione deve riguardare la struttura del sito, il codice HTML, deve avere dei buoni contenuti e una strutturata gestione di link interni ed esterni. 

Come già detto in più di un occasione bisogna sfatare il mito che internet è una sciocchezza alla portata di ogni tastiera…. Comunicare online richiede perizia e competenza.

Dopo questo articolo, ti sono rimasti dei dubbi su come funzionano i motori di ricerca? Hai altre delle domande?

Fammele qui nei commenti!

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